SCIA in sanatoria, la mossa vincente contro l’abusivismo edilizio

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) in sanatoria rappresenta un passaggio cruciale per chi necessita di mettere in regola costruzioni eseguite senza le adeguate autorizzazioni.

Questo strumento non soltanto aiuta a evitare severe penalità legate alla costruzione abusiva, ma garantisce altresì che le modifiche all’edificio rispettino completamente le normative urbanistiche attuali.

Grazie all’impiego di piattaforme digitali per il trattamento delle pratiche, il processo di sanatoria è ora più accessibile e semplice da gestire, offrendo a proprietari e addetti ai lavori uno strumento per orientarsi più facilmente nella burocrazia.

Il focus è quindi sulla SCIA in sanatoria, dettagliandone funzionamento e impiego, per fornire una panoramica chiara su come regolarizzare interventi edilizi eseguiti senza permesso.

La SCIA in sanatoria, o SCIA di accertamento di conformità come previsto dall’art. 37 del D.P.R. 380/2001, consente la regolarizzazione di opere costruite o modificate senza le necessarie autorizzazioni, mirando a sanare situazioni di abusivismo e a evitare relative sanzioni. Si distingue in SCIA tardiva, per lavori non ancora terminati, e SCIA in sanatoria, per opere già completate, richiedendo il rispetto della “doppia conformità” ai regolamenti urbanistici ed edilizi.

La necessità di una SCIA in sanatoria emerge in caso di lavori effettuati omettendo la presentazione della SCIA edilizia richiesta dalla legge, abbracciando interventi come la manutenzione straordinaria, il restauro o il risanamento conservativo, e anche il restauro leggero, tutti necessitanti conformità alle normative in vigore.

La procedura per la presentazione di una SCIA in sanatoria implica la verifica della doppia conformità dei lavori alle normative, permettendo ai responsabili dell’abuso o ai proprietari dell’immobile di inoltrare la richiesta al comune competente. Ciò differenzia la SCIA in sanatoria dalla CILA, indirizzata a lavori di minore entità che non alterano struttura portante, volumetria o destinazione d’uso dell’edificio.

Inoltre, la regolarizzazione tramite SCIA in sanatoria comporta l’applicazione di sanzioni economiche, calcolate in base all’incremento di valore dell’immobile, con una flessibilità nella determinazione dell’importo sanzionatorio in relazione all’entità dell’intervento edilizio regolarizzato.

Un elemento distintivo della SCIA in sanatoria è anche la possibilità di presentarla durante lavori in corso, il che, pur non esentando dal pagamento della sanzione minima, permette di adeguarsi alle normative attuali, evitando problemi legali o burocratici ulteriori.

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